“A Postcard for Floyd” è il progetto di Giangiacomo Rocco di Torre Padula, un progetto di mail art partecipativo che sfrutta una riflessione sulle neuroscienze per combattere il pregiudizio, in primis razziale. Questo progetto è l’inizio di un lavoro più ampio intitolato “Blind Sight” che ha l’ambizione di andare oltre, promuovendo un movimento di consapevolezza ed azioni positive in ambito culturale, artistico e sociale sul tema del pregiudizio.
Il pregiudizio è la causa di infiniti problemi, quali fake news, violenza, odio. Il razzismo ne è la peggiore espressione. Questo progetto, partendo da una riflessione sulle neuroscienze comportamentali, crea un coro di voci dal mondo dell’arte e della cultura (e non solo) per combattere il pregiudizio. L’odio e il pregiudizio attivano la parte più ancestrale del nostro cervello, che è facilissima da manipolare. La parte pre-frontale del cervello, evoluzionisticamente più recente, ha la capacità di elaborare meglio i fenomeni e creare le risposte più adeguate agli stimoli emotivi negativi. Ma la parte pre-frontale del cervello va allenata per vincere sulla parte ancestrale. Per farlo il progetto usa l’arte che, specialmente in forma concettuale, induce a una riflessione attivando i canali del ragionamento. Inoltre parla di violenza senza mai mostrarla: vedere la violenza attiva l’amigdala (la parte deputata alla gestione dell’ansia) generando altra violenza.
Dopo la pubblicazione del libro a cura della casa editrice Skira e la mostra a Milano, ora si sta lavorando con il supporto di Ghost per uno sviluppo di progetto tra arte e neuroscienza che avrà Torino come territorio su cui pianificare le attività
Giangiacomo Rocco di Torrepadula (nato a Napoli, 1966) è un artista visuale e un fotografo. Il suo lavoro si focalizza principalmente sui temi dell’odio e del pregiudizio, in particolare razziale. Prima di diventare un artista, Giangiacomo è stato uno startupper seriale nell’ambito della salute digitale. Ha vissuto diversi anni a San Francisco, dove ha potuto vedere dal di dentro alcuni dei casi più noti che hanno dato vigore al movimento BlackLivesMatter.
È stata un’esperienza scioccante, che lo ha condotto ad investigare questi problemi con il progetto “Blind Sight”, non solo sotto un pro lo storico e sociologico, ma anche dal punto di vista delle neuroscienze, approccio inedito che sta svolgendo a livello internazionale, per esplorare i meccanismi che generano stereotipi e pregiudizi, e come questi possano addirittura portare a crimini di odio.
Debutta nei primi anni 2000 con due personali a cura di Lanfranco Colombo, fra i massimi esponenti della storia e della diffusione della fotogra a italiana. Philippe Daverio lo inserisce nel suo libro “13×17: 1000 artisti per un’indagine eccentrica sull’arte italiana” edito da Rizzoli (2007).
Il suo progetto di mail art “A postcard for Floyd” lanciato nel 2021 ha visto la partecipazione di più di 300 persone e verrà pubblicato da Skira. Nel 2022 vince il prestigioso Premio New Post Photography di MIA – Milan Image Art Fair, la più importante era italiana dedicata alla fotogra a d’arte e d’autore, ed è invitato ad esporre la sua installazione YOLO in memoria di Laquan McDonald.
È rappresentato dalla galleria Paola Sosio Contemporary Art Gallery, Milano. Vive in Franciacorta dove si trova il suo studio e lavora in tutto il mondo.